Descrizione

Neurodeliri è il titolo inquietante ma al tempo stesso affascinante di questo autore che, qualche anno fa, ha già dato alle stampe un volumetto di racconti orrorifici intitolato La notte dei lumi. Se in quei racconti era la prosa a dominare, in questo libro lo è invece il verso poetico e la breve prosa del frammento, concretizzata nel genere lapidario dell’Aforisma. Igor Spadoni è un fervente appassionato di musica e, a tratti, lo stile di alcune di queste poesie sembra ricalcare quello dei testi per le canzoni. Non crediate, però, di trovare in esse struggimenti romantici o patetismi troppo intimistici: l’Autore preferisce scandagliare le profondità occulte dell’animo umano, quelle zone d’ombra cupe e misteriose che albergano in ciascuno di noi, quelle atmosfere di delirio, sogno e visione che sono tanto care ad ogni vero poeta che non si accontenta a far rimare “amore” con “cuore”. Le rime ci sono, nei testi di Igor, ci sono eccome, forse, in molti casi, addirittura troppe: però, nel suo periodare poetico, gli risultano funzionali, rendono più palese il suo sentire e per questo, loro malgrado, ci stanno