Descrizione
Il romanzo è ambientato, cronologicamente, nel pieno della seconda guerra mondiale e potrebbe sembrare una lettura adatta solo per chi è cresciuto negli anni ’60, a pane e soldatini ed è stato investito dalla potenza mediatica della Hollywood immediatamente post bellica, ha letto montagne di fumetti della collana Super Eroica e affini.
Non solo. L’immediatezza e candore della penna di Lorgna rendono il romanzo apprezzabile anche da chi non è legato a quel periodo, catapultando il lettore in un ambiente di guerra, ma nonostante questo, nelle avventure del protagonista John Shaw il tema della guerra è non un sottofondo troppo invadente, pare quasi una scusa per presentre i luoghi che da sempre affascinano Lorenzo Lorgna.
L’Inghilterra, l’India, poi di nuovo l’Inghilterra, un susseguirsi di viaggi e di avventure che rimbalzano il lettore tra il continente europeo e quello asiatico, badando sempre a mettere al centro dell’attenzione l’uomo, le sue vicissitudini, i suoi sentimenti. Sarebbe stato facile scadere nel manierismo, nella descrizione minuziosa e diabolica degli armamenti e delle loro efferatezze ma “Doppia identità” non è scaduto cedendo a questa tentazione di banalità. Pur ricordando gli strumenti della follia umana di quegli anni, i protagonisti “nel bene e nel male” di quel periodo tristissimo della nostra storia, e ripercorrendo i luoghi trasformati dal cinismo di un regime decadente, Lorenzo ci parla di amore e di sentimenti che nemmeno le bombe e la distruzione riescono a cancellare dalla mente dell’uomo.
All’improvviso apparve uno Stuka. Nessuno si accorse della tragica picchiata ed il sibilo venne coperto dallo sferragliare della locomotiva. Le quattro mitragliatrici iniziarono a crepitare vomitando distruzione e morte. L’intento del pilota non era solo quello di fermare il convoglio ma di decimarne i passeggeri.
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